Un'altra ricca testimonianza scritta a 4 mani da Sara Ravagnan e Matteo Benato, rispettivamente Mentor - Mentee della 6° Edizione di Mentor&Me. Grazie agli autori per averla condivisa.
Buona Lettura!
Chi sono? Ciao, mi chiamo Matteo (linkedin.com/in/matteo-benato) e sono un laureando magistrale in Business Administration presso l’Università degli Studi di Padova. Il mio percorso universitario è iniziato all’Università Ca’ Foscari di Venezia dove mi sono laureato in Commercio Estero a Luglio 2021.
Successivamente ho deciso di passare a Padova per l’ampia offerta formativa che l’Ateneo offre in svariati ambiti, soprattutto per quanto riguarda l’orientamento al lavoro, strumento che per noi laureandi magistrali è di vitale importanza. Le mie aspettative frequentando questo corso erano di riuscire finalmente a capire quale sarebbe stato il mio ambito lavorativo futuro, ma essendo io un ragazzo molto curioso e aperto a nuove sfide, non sono ancora riuscito ad inquadrarmi in nessuna posizione lavorativa anzi, sono arrivato a riconsiderare delle opzioni che alla Triennale avevo deciso di scartare.
Oltre a questo, sono appassionato di lingue e letterature straniere in quanto mi consentono di vedere il mondo in tutte le sue sfumature e ho a cuore il tema della sostenibilità, che oltretutto è stato l’argomento di tesi della triennale e lo sarà anche, molto probabilmente, per la conclusione dei miei studi a Padova.
Cosa mi ha spinto ad iscrivermi a Mentor&Me? La necessità di avere un supporto da chi come me, quando era ragazzo, ha vissuto le mie stesse inquietudini. Nel mio caso, cercare di capire se effettivamente non avere idea di cosa fare fosse una cosa positiva o negativa e come poterla sfruttare al meglio.
Cosa mi porto a casa dal confronto con il mio mentor? Durante il semestre passato con il mio mentor, mi porto a casa quattro punti di riflessione:
- Divertiti sempre e comunque: non permettere che le tue ansie riguardo il tuo futuro professionale ti precludano i progetti che intendi realizzare nel breve e lungo termine;
- Non cercare di essere il candidato perfetto per l’azienda: ricorda che la descrizione dell'offerta rappresenta il profilo ideale, per cui, anche se non soddisfi tutti i requisiti richiesti, invia comunque la tua candidatura;
- Non avere fretta di arrivare in alto: piccoli passi ma fatti bene, c’è sempre tempo per sbagliare e cambiare alla nostra giovane età;
- Guarda oltre i tuoi orizzonti: le possibilità lavorative sono infinite, non solo stage o tirocini, mai sentito parlare di Graduate Program?
Il secondo punto, a mio avviso, è il più importante di tutti. Spesso siamo frenati da mandare il nostro il CV perché non possediamo tutti i requisiti richiesti per il lavoro, ma ha senso privarsi di un’opportunità che ci piace solo per questo? Non costa nulla inviarlo, mal che vada semplicemente non risponderanno.
Perché avere un mentor? Tutti abbiamo bisogno di aiuto, anche chi pensa di farcela da solo. Anche il mentor, a sua volta, alla nostra età avrà avuto bisogno di un sostegno. Quindi chi meglio di lui/lei può aiutarci e sostenerci nelle sfide che ha vissuto in prima persona e che noi, come lui/lei, stiamo vivendo? Parlare con un mentor è diverso dal parlare con un familiare o una persona della propria cerchia di amici e da queste conversazioni possono sorgere spunti di riflessioni molto interessanti.
Perché fare il mentor? Ciao, mi chiamo Sara (linkedin.com/in/ravagnansara) e sono la mentor di questa esperienza. Quando ho scoperto l’esistenza del progetto Mentor&Me ho subito pensato che sarebbe stato quello di cui avrei avuto bisogno anni fa per potermi confrontare con un’altra persona nel momento di ingresso nel mondo del lavoro. Ho così dato la mia disponibilità e sono stata assegnata a Matteo come Mentor. I nostri incontri sono stati molto piacevoli e istruttivi per entrambi.
Ho rivissuto la mia esperienza da studente raccontandola a Matteo e gli ho mostrato come il fatto di pensare di non essere abbastanza qualificati sia una fase per la quale siamo passati tutti ma non deve essere un fattore limitante.
Gli studenti oggi hanno una miriade di opportunità che una volta non c’erano e dovrebbero sfruttarle al massimo in quanto offrono un prezioso sostegno per il loro futuro sviluppo professionale.
Non so se sono stata all’altezza del compito, ma dopo sei mesi di incontri penso che siano emersi spunti di riflessione utili per entrambi e spero di aver aiutato Matteo nel prepararsi ad affrontare al meglio questo importante momento pieno di opportunità.
Ringrazio quindi l’Università di Padova per aver promosso questa iniziativa e consiglio l’esperienza sia ai Mentor che ai Mentee in quanto rappresenta un’opportunità di crescita per entrambi.
Vuoi anche tu condividere la tua esperienza Mentor&Me? La tua storia potrebbe ispirare altri! Scrivici a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e raccontaci il tuo percorso.

