Secondo l'analisi di Alteredu citata in questo articolo "Oltre all’imperativo di formarsi e rimanere aggiornati sulle tendenze del mercato del lavoro, il professionista del futuro dovrà fare attenzione ad acquisire alcune competenze “soft” specifiche quali il personal branding, la curiosità, il networking e l’empatia."
Capacità di adattamento, comunicazione digitale e remote management sono, invece, considerate le competenze fondamentali da sviluppare per affrontare in modo adeguato uno scenario che, nei mesi a venire, sarà verosimilmente ancora molto impattato dalla pandemia.
Dall’Observatory Barometer 2020 realizzato dal Gruppo Cegos coinvolgendo oltre duemila fra professionisti delle Hr e dipendenti di quattro Paesi (Italia, Francia, Germania e Spagna), emergono interessanti indicazioni (seppur note) che riguardano da vicino i responsabili delle risorse umane. Nel rapporto si legge che l'urgenza di rafforzare le soft skill è considerata basilare dal 43% degli intervistati italiani, rispetto al 34% della media europea.
“In questo 2020 - ha osservato in proposito Emanuele Castellani, Ceo di Cegos Italy & Cegos Apac - le soft skill si sono trasformate da capacità essenziali per il futuro a capacità imprescindibili per il presente, e di conseguenza non si può che farle proprie per davvero”.
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